Domani sera, sabato 14 ottobre i braidesi si cimenteranno in una delle più difficili trasferte sul campo della Crocetta Torino.
La squadra torinese, finalista la scorsa stagione contro Alba (ha poi perso la serie per 2-1) è molto rinnovata e decisamente più pericolosa visto che in ogni ruolo ha sostituito o aggiunto tecnica e esperienza.
Cambio anche nel “ruolo” di head coach. Crocetta saluta Massimo Cibrario, che aveva fatto davvero bene negli ultimi anni, per sostituirlo con un coach di grande esperienza e carisma, Antonello Arioli.
Arioli allenatore delle ultime stagioni al Cus Torino, ha dalla sua un ampio bagalio tecnico e una squadra davvero entusiasmante.
Nel ruolo di playmaker e guardia due riconferme, una ex conoscenza bianco blu, Pippo Giusto e l’aostano Marco Ceccarelli.
Nuovo arrivo nel ruolo di ala è Leone Gioria, giocatore che non ha bisogno di presentazioni; di categoria superiore senza dubbio (ha praticamente giocato in tutte le categorie esclusa la serie A) giocatore capace di attaccare il ferro con decisione e subire molti falli, dimostrandosi sempre protagonista.
Luca Paschetta è un altro innesto di valore (ex Saluzzo) che porta fisicità e difesa alla squadra.
Sotto le plance un altro tassello di grande valore e categoria superiore, Francesco Conti. Ex Sassari, Trapani e PMS è un giocatore che può essere molto pericoloso spalle canestro e in difesa intimidendo gli avversari con le sue doti di stoppatore e rimbalzista.
Acquisto che arriva dal sud è quello di Simone Pozzetti, classe 1990, nell’ultimo anno in serie B a Roma in cui ha tenuto medie positivi in punti segnati.
A completare l’organico Arese e Bergese che lo scorso anno hanno fatto davvero bene dimostrando notevoli capacità, e i giovani che faranno anche U20 DNG.
“Come ho detto in settimana ai ragazzi, per assurdo giocare contro team forti come la Crocetta è più facile che con altri perché, non si può lucrare su alcun difetto degli avversari. – commenta coach Lazzari alla vigilia dell’incontro – Affrontiamo una squadra completa in tutti i suoi effettivi, con almeno 3 giocatori di categoria superiore e ben allenata; ognuno dovrà avere attenzione totale in difesa, con un buon equilibrio contro il tiro e gli 1vs1.
In attacco se saremo ordinati potremmo fare bene, insomma per sperare nei due punti ci vorrà una partita più che perfetta direi di grande personalità. Gli acciacchi che abbiamo non aiutano ma questo non deve essere un alibi.”
Insomma una squadra che sulla carta fa paura ma, il bello di questo sport è che sul campo bisogna giocarla e la squadra braidese pare essere carica… Staremo a vedere cosa dirà il campo.
Alessandro Sanino
Addetto Stampa
Abet Basket Bra