Sono un buon numero di giocatori bianco blu che si stanno confrontando e mettendo alla prova in altre categorie (cosidette minors) e società diverse dall’Abet Basket.
Chi in prestito, chi invece in doppio tesseramento o chi è semplicemente cresciuto nella nostra società e adesso gioca in altre categorie.
Abbiamo voluto scoprire come stanno andando in questa stagione ma, senza dimenticarci del loro passato.
in un primo momento volevo racchiudere tutti quanti in un solo articolo ma, per renderlo leggibile e poco noioso, avrei dovuto ridurre all’osso le storie dei singolo giocatori.
Per non fare torti a nessuno inizio dalla squadra che ha più giocatori targati Abet Basket, i Gators.
Spostandoci di una quindicina di chilometri, troviamo Enrico “Pocho” Caldarone, ragazzo classe 1994 in forza ai Gators di Cavallermaggiore (ora di Savigliano).
Pocho, compiute tutte le giovanili nelle file bianco blu, viene preso “di mira” dal presidente e coach Francesco Nasari che decide di volerlo nella propria squadra, militante in serie D nell’anno 2013/2014.
Lo aveva visto giocare in una amichevole tra appunto i Gators di serie D e la Prima Divisione targata New Basket Abet a inizio settembre.
La prima stagione chiamiamola di ambientamento, in cui ha avuto una media di 7 punti abbondanti a gara, ha dato dimostrazione fin da subito di essere pronto per la categoria.
Nella sua seconda stagione, il cambio di allenatore non giova molto a Pocho, in quanto ha avuto prestazioni altalenanti, anche se qualche buona gara l’ha disputata; una su tutte contro il 5 Pari Torino, dove ne ha piazzati 17, ma comunque andando in doppia cifra per realizzazioni in 9 gare e 5 volte con 8 o 9 punti realizzati.
Nella scorsa stagione un’altro cambio di coach e con Toselli, Pocho rinasce. Ritrova fiducia e spazio continuo, tornando a essere un giocatore importante per la squadra, che raggiunge i playoff, uscendo al primo turno contro Trino.
Questa, 2016/2017 è la sua quarta stagione con gli alligatori. Purtroppo nell’ultimo allenamento della stagione scorsa, Pocho si fa male al ginocchio e la conseguente operazione lo ha lasciato fermo per questo inizio di campionato. Rientrato domenica scorsa nel derby saviglianese a dare man forte ai compagni, è tornato sul parquet per qualche minuto e ha realizzato una tripla delle sue.
Tre stagioni molto positive sia a livello di minutaggio che di medie realizzative, sfruttando la sua fisicità e grinta al servizio di compagni e staff.
Sono sicuro che tornerà ai suoi massimi livelli pre infortunio.
“Mi trovo molto bene qui ai Gators. E’ una grande famiglia che ha saputo accogliermi bene e rendermi partecipe fin dall’inizio. Con Frank (Francesco Nasari) è nato un bellissimo rapporto, come un figlio ha con il padre, e la fiducia con lui e compagni è super!” – le parole di Pocho.
Sempre nella stessa società Gators, troviamo anche Matteo “Riccio” Ercole, classe 1995.
Anche Riccio ha terminato le giovanili all’Abet Basket ma, a differenza di Pocho, ha giocato una stagione per la New Basket Abet in promozione, sfiorando per poco l’accesso in serie D.
Giocatore atletico se ce ne uno (possiede una elevazione incredibile) è in grado con le sue scorribande e i suoi ankle breaker di battere chiunque e lanciarsi in area. Anche in difesa diventa tosto da superare, visto l’agilità di cui dispone.
Nella sua prima stagione in maglia bianco rossa, Matteo si deve ambientare al nuovo campionato ma, grazie a compagni del calibro di Nasari Marco e Campanelli Davide cresce e migliora di giorno in giorno.
Anche la presenza del compagno Pocho è importante, che lo aiuta ad ambientarsi più velocemente. La prima stagione la chiude con 2.5 punti a partita in 17 gare disputate, con un season high di 8 punti contro Trino nei playoff.
In questa sua seconda stagione, sta trovando molto spazio e fiducia dal coach, risultando un abile gestore dei compagni a livello di playmaking. Stagione da quasi 6 punti di media,con un season high di 11 punti contro i Barracuda Torino.
Giocatore molto interessante e da tenere d’occhio.
“I Gators sono tutti amici, dai compagni passando per gli allenatori e finendo con i dirigenti… il clima è questo. C’è molta fiducia reciproca e poche pressioni, ma poi sul campo ci si riesce a togliere delle buone soddisfazioni. Lo spirito è sempre positivo, per cui ho tutti i motivi per dire che sto bene qui!” – le parole di Riccio.
Ancora alla corte del Presidente Nasari, due giovani classe 1998 alla loro prima esperienza al di fuori dell’Abet Basket, in doppio tesseramento; parliamo di Enrico Paschetta e Enrico Pautasso.
I due under, che stanno giocando in under 20 Elite allenata da Abbio, quest’anno si stanno cimentando in doppio tessaremento con i Gators in serie D. Seppur alla prima esperienza, i due Enrico si trovano a loro agio e stanno crescendo sia in termini di minuti che a livello realizzativo, dimostrando di poterci stare in questa categoria.
Career higth punti per Pasche 8 e 9 per Pauta contro il Tam Tam Torino.
Paschetta buonissimo atleta, con un buon tiro in sospensione, mentre Pautasso giocatore più fisico che fa dell’intensità la sua arma migliore.
Sicuramente un’esperienza importante per il loro futuro e la loro crescita umana e cestistica.
Pauta ci dice la sua: “La società e compagni mi hanno accolto molto calorosamente fin da subito. E’ bastato davvero pochissimo per integrarsi con il gruppo e fin da subito mi hanno invitato a prendere responsabilità, giocando parecchi minuti.”
Pasche risponde: “Fin da subito mi sono trovato bene nella nuova società, che si è dimostrata molto accogliente. Anche con i compagni nulla da dire, si è creata immediatamente una certa sintonia dentro e fuori dal campo. Cercano tutti di mettermi a mio agio, incoraggiandomi e spronandomi a fare meglio.”
In bocca al lupo a tutti voi ragazzi!
Restate sintonizzati sul nostro sito e i vari canali social, per la seconda parte di BIANCO BLU ALL’ ESTERO.
Alessandro Sanino
Addetto Stampa
Abet Basket Bra